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Nuovo Isee, approvati i regolamenti applicativi

Per avere accesso a diverse agevolazioni tra cui i contributi economici per reddito bisognerà essere residente da due anni in città

Dal 1° gennaio il nuovo Isee, che ora si chiama "dichiarazione sostitutiva unica", Dsu, sarà il cardine di tutte le prestazioni sociali. I'Isee porta ai Comuni alcuni compiti: prevedere gli effetti del ‘riccometro’ riformato con simulazioni fatte su dati teorici; rivedere le soglie di accesso alle agevolazioni sui servizi sociali per non penalizzare i cittadini, mantenendo il bilancio in equilibrio. I regolamenti applicativi sono stati approvati dalla Società della Salute di Firenze guidata dall'assessore al welfare Sara Funaro

Intanto, però, ci sono due novità importanti: la prima che, per accedere ai contributi economici, i nuclei familiari devono essere residenti da almeno due anni a Firenze; la seconda che in caso di dichiarazioni che risultassero inferiori al reddito reale si perderà il diritto al contributo per due anni. Per quanto riguarda il sostegno al redditto la scelta è stata quella è di mantenere invariata la soglia Isee di accesso fissata a 6mila euro.

Con i nuovi regolamenti si è avviata una prima introduzione sperimentale del nuovo Isee. "Proprio perché siamo in una fase sperimentale", spiega l'assessore al welfare di Palazzo Vecchio, Sara Funaro, "potrà essere oggetto di modifiche qualora si rilevassero problematiche di tipo applicativo. Da subito comincerà un costante monitoraggio che consentirà di effettuare precise valutazioni di impatto in base alle quali avviare un confronto con tutti i soggetti interessati, in primis le parti sociali, per definire la sua messa a regime." 

"Quanto alle prestazioni domiciliari – ha concluso l’assessore Funaro – la principale modifica riguarda l’innalzamento della soglia al di sopra della quale l’assistito non ha diritto né ad agevolazione del pagamento della tariffa prevista per le prestazioni erogate, come l’assistenza domiciliare o i pasti a domicilio, né a contribuzioni economiche in caso di prestazioni monetarie, quali il contributo per le cure familiari o il contributo badanti".