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Ok alla terza dose di Moderna ma solo con mezza fiala

L'Ema ha dato il via libera alla somministrazione a 6 mesi dalla seconda dose. Rebus vaccinati con Johnson & Johnson

L'incremento di nuovi casi di Covid registrato nell'ultima settimana in tutte le regioni italiane, Toscana compresa (+21,9%), ad eccezione della Valle d'Aosta, della Basilicata e della Sardegna, ha datto un'accelerazione importante alla terza dose di vaccino, la cosiddetta dose booster, ovvero di rinforzo per ovviare al calo di anticorpi fisiologico che si verifica nell'organismo con il passare del tempo.

Al momento in Italia la terza dose è accessibile solo dai 60 anni in su, 6 mesi dopo la somministrazione della seconda, utilizzando il siero prodotto da Pfizer Biontech.

Ma ieri l'Ema, l'autorità del farmaco europea, ha autorizzato formalmente la somministrazione della terza dose anche del vaccino Moderna, 6 mesi dopo la seconda e con la prescrizione che, per la dose di rinforzo, sia utilizzato un quantitativo di siero pari alla metà di quello inoculato per le prime 2 iniezioni.

Resta invece sospeso al momento la questione della dose di rinforzo per chi si è vaccinato con il siero monodose Janssen prodotto dalla Johnson & Johnson anche se il pronunciamento dell'Ema dovrebbe arrivare in tempi molto brevi. Proprio oggi l'azienda produttrice ha comunque ricordato che il vaccino Janssen garantisce una protezione elevata per almeno 8 mesi ma che il richiamo dopo 6 mesi ha elevato di 12 volte il numero di anticorpi.

Al momento sono circa 100mila gli abitanti della Toscana che hanno ricevuto la terza dose di vaccino e proprio oggi la Regione presenterà la nuova fase della campagna vaccinale anti-Covid con il supporto di  alcuni campioni sportivi che hanno accettato di dare il loro contributo in veste di testimonial.