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Extravergine, guerra totale alla contraffazione

La Forestale verificherà il carico delle autocisterne in viaggio sulle strade, mentre i produttori monitoreranno etichette, distribuzione e frantoi

foto ilfattoalimentare.it

Ogni anno in Toscana vengono prodotti oltre 18 mila quintali di olio extravergine d'oliva. Solo una bottiglia su dieci però contiene al suo interno olio di olive coltivate nel Granducato. 
Segno di una contraffazione dilagante in un settore che per volume d'affari rappresenta la terza voce dell'export toscano, dopo il vino e la moda e prima del vivaismo.

Per questo il Consorzio per la tutela dell'olio extravergine d'oliva toscano Igp ha deciso di rafforzare i controlli in Toscana in sinergia con il Corpo forestale dello Stato
I primi si occuperanno di monitorare le bottiglie che arrivano alla distribuzione, verificando che il contenuto sia corrispondente a quanto riportato sulle etichette. Non solo. I consorziati controlleranno anche che le bottiglie che sfruttano il brand toscana, contengano poi effettivamente prodotti locali e che questi ultimi siano riportati sull'etichetta.

La Forestale, dal canto suo, raccoglierà le segnalazioni dei produttori per intensificare i controlli sulle strade nelle aree "sensibili", verificando il contenuto delle cisterne che trasportano l'olio in ingresso e in uscita dalla Toscana. I prodotti esteri, utilizzati per tagliare in alcuni casi l'olio toscano arrivano via mare, solitamente al porto di Livorno o in Puglia, e poi raggiungono le aziende di imbottigliamento via terra ed è in questa fase che si concentrerà l'attività della Forestale.

Controllori e controllati, dunque, lavoreranno all'unisono per contrastare un fenomeno in aumento. L'ultima analisi del prodotto però spetta a ristoratori e soprattutto ai consumatori, che devono tenere d'occhio anche il prezzo. Un olio extravergine d'oliva toscano Igp non può costare meno di 11 euro al litro circa.