Statunitensi, canadesi e tedeschi vanno pazzi per il made in Tuscany, specie se si tratta di cibo e bevande.
Secondo il rapporto curato dal centro studi di Banca Intesa per l'Ente cassa di Risparmio di Firenze, la Toscana ha visto un incremento nelle esportazioni di cibo, in particolare pasta e prodotti da forno, del 39,3%, mentre ancora meglio vanno le bevande che hanno fatto registrare un +41,5% in 6 anni.
Anni di crisi che evidentemente però hanno toccato solo marginalmente l'agroalimentare che nei paesi tradizionalmente golosi di prodotti toscani ha consolidato la propria posizione: specie in Germania che da sola assorbe un sesto del made in Tuscany.
Il punto debole sono invece i paesi emergenti: sia sotto il profilo della distribuzione che sotto quello della ristorazione, Cina, India, Indonesia, Turchia e Brasile, sono aree difficili da penetrare per le piccole imprese toscane che non riescono a fare adeguatamente rete tra loro.