La protesta inizierà alla mezzanotte di martedì e andrà avanti fino alla mezzanotte di mercoledì.
''Con il Jobs act - spiegano i lavoratori - dovreno unire all'incertezza occupazionale anche la perdita dei nostri diritti fondamentali. Quindi diciamo sì allo sciopero generale''.
Dodici operai si vestiranno da schiavi ''per simboleggiare - dicono - le condizioni in cui ci vogliono ridurre e soprattutto per evidenziare che solo con la lotta i lavoratori potranno spezzare le catene di chi vuol togliere loro la dignità''.
''Il governo Renzi continua a non dare risposte soddisfacenti alla crisi della siderurgia di Piombino - aggiunge Paolo Francini, l'operaio che a suo tempo fu protagonista di uno sciopero della fame per salvare la fabbrica - e adesso decide di revisionare lo statuto dei lavoratori e di toglierci la qualifica di cittadini. Noi vogliamo rientrare tutti al lavoro qui a Piombino e lo vogliamo fare da cittadini e non da schiavi''.
Nei mesi scorsi anche papa Francesco ha rivolto un appello alle istituzioni per garantire il proseguimento dell'attività produttive della Lucchini. Guarda qui sotto il servizio di Toscanamedia