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Meningite, vaccino in famiglia per Bebe Vio

La campionessa olimpica si è vaccinata con mamma, papà, fratello e sorella: 'I casi in Toscana fanno paura, bisogna sensibilizzare sulla vaccinazione'

Bebe Vio e la sua famiglia

La campionessa paralimpica di scherma, personaggio pubblico e importante influencer media, ha fatto accendere i riflettori sulla prevenzione sulla meningite diventando testimonial con tutta la sua famiglia di una campagna per la profilassi contro la malattia che l'ha aggredita giovanissima, e che si sta riaffacciando in Italia. 

Bebe Vio si è presentata negli ambulatori dell'ospedale di Monselice a Padova, per vaccinarsi contro la meningite. Insieme a lei anche il papà, Ruggero, la mamma, Teresa, e i fratelli Nicolò e Sole. Immancabile poi il selfie pubblicato sui social per sensibilizzare sull'importanza della vaccinazione. 

Poi la campionessa ha parlato dei casi di meningite in Toscana: "La notizia dei casi di meningite che ci sono recentemente stati in Toscana fa paura, perché ogni volta che accade qualcosa di simile penso che magari non ho fatto abbastanza, che potevo lavorare di più per diffondere una cultura dei vaccini". 

"Di solito - ha concluso Bebe Vio - si ha paura delle cose che non si conoscono, si ha paura quando si è ignoranti nel senso vero del termine. Quindi il primo passo è sempre informarsi e chiedere in giro".

La campionessa paralimpica di scherma è stata colpita da meningite fulminante all'età di 11 anni, che le causò un'estesa infezione, con annessa necrosi ad avambracci e gambe di cui si rese necessaria l'amputazione.

"Non sono nessuno per obbligare qualcuno a vaccinarsi, non sono un medico né niente - ha spiegato la campionessa - sono solo una persona che crede nei vaccini e desidero consigliare tutti a informarsi veramente sulla loro utilità, sui rischi e sui vantaggi su tutte le piattaforme, ma quelle vere, siti veri, non solo sui social, che non valgono niente. Sono stata qui oggi per portare le persone ad informarsi".

Nelle prossime settimane Bebe tornerà a Monselice per la vaccinazione contro l'ultimo ceppo di meningite.

"Io adesso dico sempre che è tutto ok, che va tutto bene e che mi godo la vita lo stesso, ma mi ricordo quanto hanno sofferto i miei genitori quando ero in ospedale in gravi condizioni, so cosa si prova e cosa hanno provato. Per questo consiglio sempre di informarsi, seriamente, e di vaccinarsi".