Cronaca

Parà trovato morto sotto un traliccio di 70 metri

Il giovane aveva 22 anni, era appassionato di base jumping e potrebbe essersi lanciato dal traliccio oppure essere caduto. Tutte le ipotesi al vaglio

Il corpo senza vita di un giovane paracadutista di 22 anni è stato trovato in località Perelli intorno alle 2.30 della notte scorsa, alla base di un traliccio affidato a un operatore telefonico e situato in un'area di proprietà dell'Enel, in prossimità di una ex centrale elettrica. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell'ordine, il giovane era appassionato di sport estremi e potrebbe essesi lanciato dal traliccio, alto circa 70 metri, per praticare base jumping. Oppure potrebbe essere caduto durante la scalata della struttura. Gli inquirenti stanno indagando anche sull'eventuale malfunzionamento del paracadute e non si esclude alcuna ipotesi.

Il ragazzo era un giovane militare del 9° Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin". A lanciare l'allarme sono stati i commilitoni della caserma Vannucci di Livorno quando, ieri notte, non lo hanno visto rientrare. Alcuni di loro sapevano che la vittima era andata a Piombino e hanno raggiunto la zona dell'ex centrale elettrica dove hanno ritrovato prima la sua auto e poi il cadavere riverso a terra, in prossimità del traliccio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Piombino, coadiuvati da personale della Col Moschin, l'ambulanza della Croce Rossa e un mezzo della Pubblica Assistenza. 

Il lancio mortale potrebbe essere avvenuto intorno alle 20.30.

Sulla vicenda è intervenuta l'Enel per precisare che l'area in cui è avvenuta la tragedia "è regolarmente delimitata e viene presidiata 24 ore su 24 per attività propedeutiche alla dismissione e alle demolizioni". "L'incidente - precisa ancora Enel - è avvenuto a seguito di un accesso non autorizzato nel corso della notte, scavlacando la recinzione perimetrale". Enel sta collaborando con gli inquirenti per fornire tutte le informazioni in suo possesso.