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Radiocollare gps per monitorare il branco dei lupi

A monitorarne gli spostamenti, insieme alle guardie del Parco e i dipendenti dell’Ente, ci sono anche 37 fototrappole che ne registrano le abitudini

Sono stati equipaggiati con un radiocollare dotato di Gps, con l'obiettivo di studiare maggiormente i comportamenti e, così, facilitare la convivenza con le attività umane, protagonisti due lupi all'interno del Parco di San Rossore, compreso il maschio alfa del branco, 

"I lupi sono in buone condizioni e ora, grazie a questa nuova tecnologia, potranno essere studiati approfonditamente nei loro comportamenti in un contesto mai esaminato prima, dov'è presente una popolazione di ungulati selvatici e prossimo a insediamenti umani - ha spiegato il professor Marco Apollonio, consulente del Parco - inoltre, il Gps può essere predisposto per avvertire qualora i lupi si dovessero avvicinare nelle aree impostate". "Attualmente, nella tenuta è presente un gruppo familiare di 7 esemplari tra adulti, cuccioli e giovani dell’anno precedente - ha aggiunto Marco Del Frate, che fa parte del gruppo di ricerca - i due lupi maschio e femmina sono arrivati autonomamente in tempi diversi, si sono insediati in quest'area a forte presenza di daini e recentemente si sono riprodotti".

A monitorarne gli spostamenti, insieme alle guardie del Parco e i dipendenti dell’Ente, ci sono anche 37 fototrappole che ne registrano spostamenti e abitudini.

"È importante seguire alcune regole per una migliore convivenza - ha concluso il direttore del Parco, Riccardo Gaddi - non lasciare cibo potenzialmente utilizzabile dalla specie, non dare da mangiare agli animali selvatici, rimanere a distanza sempre in particolare se gli individui sono in alimentazione, tenere al guinzaglio i cani e rimanere sui sentieri segnalati e autorizzati".