Una stoccata dopo l'altra, lo schermidore pisano Filippo Macchi si è laureato medaglia d'argento nel fioretto individuale alle Olimpiadi di Parigi.
La finale al cardiopalma, disputata ieri sera contro lo sfidante di Hong Kong Cheung Ka Long, si è conclusa sul 15-14.
Una finale combattutissima da ambo le parti, tanto che nelle ultime stoccate, con entrambi i fiorettisti a 14 punti, per tre volte gli arbitri hanno fatto ricorso al Var, le prime due senza assegnare il punto decisivo e facendo quindi proseguire la sfida. Alla fine, è stato proprio il replay ad assegnare la vittoria a Ka Long, tra le proteste del team Azzurro che ha contestato l'esito, tanto che la Federazione italiana di scherma ha deciso di presentare un reclamo formale al Comitato olimpico internazionale.
Per Macchi è arrivato quindi "Un argento che sa di oro" ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
"Avrebbe meritato di salire sul gradino più alto del podio - prosegue Giani- A lui e al movimento schermistico toscano vanno le congratulazioni della Regione. Adesso Filippo può rifarsi nella competizione a squadre con la Nazionale italiana del fioretto. La speranza è che alla prossima l’oro non sia ricoperto da una patina d’argento”.