Partenza di slancio per i saldi che in Toscana da oggi e per 60 giorni accompagneranno la clientela nella stagione invernale dedicata agli sconti. Dal mondo del commercio le prime ore sono state salutate con favore per il movimento registrato nei negozi pur se col freno tirato della giornata lavorativa.
E ora si guarda con fiducia al ponte dell'Epifania, una tripletta di giornate festive destinata a portare anche l'afflusso dei turisti a rimpolpare le schiere dei potenziali acquirenti. Un primo parziale resoconto delle vendite arriva dal presidente regionale di Federmoda-Confcommercio Paolo Mantovani: "La mattina è iniziata più debolmente - afferma - ma c’era da aspettarselo visto che per molti questa è ancora una giornata di lavoro".
Meglio il pomeriggio, ma: "Saranno decisivi i prossimi giorni. Il ponte della Befana aggancia un fine settimana che promette molto bene, soprattutto nelle città d’arte e sulla costa, dove i turisti si stanno muovendo di più".
Del medesimo avviso Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze che nel capoluogo toscano e in altre città d'arte individua "tanto fermento già in questo primo giorno". I flussi turistici aiutano e la moda traina, meglio la città che la provincia. I negozi di vicinato sono scelti come garanzia per professionalità e trasparenza nei prezzi con sconti che arrivano “a circa il 40% massimo per i prodotti di questa stagione”.
I prodotti in saldo più richiesti? Per ora sono stati maglieria e scarpe, sneakers ma anche mocassini e stivali per le donne. "Si conferma il trend di una moda comoda, sportiva e portabile in tutte le occasioni, dal lavoro al tempo libero. Penalizzati i capispalla più pesanti, per via del clima quasi primaverile. L’arrivo del freddo potrebbe senz’altro dare una mano alle vendite”, conclude Mantovani.
Secondo l’analisi previsionale di Federmoda-Confcommercio Toscana almeno il 60% dei toscani approfitterà degli sconti dei saldi, spendendo 133 euro a testa (contro i 119 dell’inverno 2022) sviluppando un volume d’affari complessivo di circa 292milioni di euro, 21 in più dello scorso anno. Bene, ma ancora lontano dai 160 euro pro-capite del Gennaio 2020, l’ultimo inverno prima della pandemia da Covid-19.