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Partite combinate, c'è anche Catania - Livorno

Secondo la procura di Catania il presidente del club siciliano avrebbe comprato 5 gare della scorsa stagione di Serie B per garantirsi la salvezza

Sono sette le persone finite ai domiciliari con l'accusa di frode sportiva nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita di alcune partite dello scorso campionato di serie B ad opera del Catania. Tra loro il presidente del club siciliano, Antonio Pulvirenti, l'amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore generale Daniele Delli Carri. E poi i procuratori Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio,Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti.

Cinque le gare che secondo la procura di Catania sono state combinate, tra queste anche la sfida con il Livorno del 2 maggio scorso e infatti tra gli indagati figura anche Alessandro Bernardini, difensore degli amaranto. 

Una gara decisiva per la salvezza degli etnei, finita 1 a 1, con le reti di Sciaudone nel primo tempo e il pareggio su rigore, dubbissimo, da parte del Livorno con Vantaggiato. 

Che ci fosse qualcosa di poco chiaro in quella partita lo avevano già certificato le agenzie scommesse, che già dall'inizio della giornata avevano sospeso le puntate sul match a causa di un flusso anomalo di scommettitori che investivano sulla vittoria del Catania. Un'anomalia che si era già riscontrata nelle settimane precedenti in occasione di altre due gare, Varese - Catania e Catania - Trapani, entrambe finite tra quelle attenzionate dagli investigatori.