Rifiuti plastici qualificati da sottoprodotti così da bypassare la normativa della loro corretta gestione: è il meccanismo svelato dall'indagine partita in Umbria e condotta dai carabinieri forestali sotto il coordinamento della procura di Spoleto e che ha condotto in Toscana e in Veneto.
A finire nell'inchiesta, infatti, sono state anche ditte della provincia di Lucca, oltre che di Rovigo. Sono sei le persone indagate, denunciate a piede libero per reati legati alla gestione illecita dei rifiuti.
Le indagini sono partite oltre un anno fa, e sono partite da un controllo effettuato nel Perugino. Da lì si è risaliti alle altre aziende in Toscana e in Veneto passando al vaglio la documentazione su tracciabilità dei materiali.