Una gara d'appalto del consorzio di bonifica Val di Chiana Romana e Val di Paglia e un lavoro della Provincia di Perugia sono al centro di un'inchiesta per corruzione che ha portato la guardia di finanza del capoluogo umbro a eseguire stamani cinque misure cautelari, in parte anche in Toscana e in particolare nel Senese.
I reati ipotizzati a vario titolo sono corruzione, falso ideologico indotto e turbata libertà degli incanti contestati.
Le misure cautelari consistono in due arresti domiciliari per altrettanti funzionari pubblici e per l'amministratore residente in Toscana di una Srl con sede in Umbria. Nei confronti di un professionista è stato invece disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre per il titolare di un'azienda individuale è scattata la misura interdittiva del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione.