Prelevavano i pulcini, anzi, i pulli, visto che si tratta di falchi pellegrini, direttamente dai nidi per poi rivederli a caro prezzo agli appassionati di caccia: i falchi sono infatti velocissimi e, quando volano in picchiata per procurarsi il cibo, possono raggiungere i 300 chilometri all'ora. Ma i carabinieri, al termine di un'indagine iniziata un anno fa in un'area compresa fra Urbino e Arezzo, hanno scoperto il traffico di rapaci e denunciato quattro persone.
A carico degli indagati non c'è solo l'accusa di bracconaggio ma anche numerose violazioni alle norme per il prelievo venatorio, il commercio internazionale di animali, l'equilibrio ambientale e il benessere animale.