Il pescatore ha agganciato il corpo, lo ha assicurato alla barca con una corda e si è messo ad aspettare l'arrivo del soccorsi.
Qualche ora dopo le indagini delle forze dell'ordine hanno portato all'identificazione del cadavere grazie a un tatuaggio sul braccio sinistro: si tratta di un tunisino scomparso il 17 febbraio scorso dopo essere sfuggito ad un controllo dei carabinieri gettandosi nelle acque gelide del Serchio. L'immigrato si chiamava Bekir Jawer e aveva 21 anni. I militari lo avevano fermato insieme a un connazionale, anche lui fuggito gettandosi in acqua.
I due nordafricani, entrambi appartenenti ad un giro di spaccio di droga, sono stati probabilmente trascinati via dalla corrente e poi sono annegati.