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Festa della sardina salva, grazie al pesce toscano

Niente pesce azzurro, e la sagra rischiava di saltare: provvidenziale l'intervento di un peschereccio di Piombino, con un carico da cinque quintali

"No sardine, no party": il grido d'allarme è arrivato dal Levante ligure, proprio alla vigilia dell'annuale sagra dedicata al povero ma saporitissimo pesce alla base di alcuni dei più prelibati piatti della tradizione marinaresca. La "Festa della sardina" rischiava di andare all'aria per mancanza della "materia prima". Le lampare liguri, a quanto pare, infatti, preferiscono andare allla ricerca delle più care e remunerative acciughe. 

Non così in Toscana, dove la tradizione del "pesce povero" ha ancora un appeal e un mercato, ed è oltretutto sostenuta dalla Regione con specifiche iniziative di sostegno alla pesca del pesce azzurro, alla sua distribuzione nel mercati e alla diffusione nei menu dei ristoranti toscani. 

E così, il disperato appello degli organizzatori della sagra di Sestri Levante stato raccolto da un peschereccio con base a Piombino, che in breve tempo ha pescato e inviato sull coste del Levante cinque quintali di sardine fresche. Per la gioia di tutti gli amanti del buon pesce.