Cronaca

L'assedio alla casa del seviziatore

In duecento hanno protestato davanti alla casa del ragazzo che ha torturato il cane Pilù, un pincher poi morto per le violenze subite

Il tam tam e il passa parola sui social ha portato a Pescia circa duecento persone per un sit-in di protesta con corteo per chiedere giustizia per la cagnolina Pilù, un pincher, seviziata fino alla morte per alcuni dissapori tra la famiglia di Pilù e il ragazzo. La manifestazione è andata avanti fino alla mezzanotte.

Il primo novembre Liv Toscana, associazione animalista, ha in programma una fiaccolata per sensibilizzare i cittadini sull'accaduto.

Sul profilo Facebook di Liv Toscana un post annuncia una denuncia contro il giovane: "I legali di Leal Nazionale, Liv Toscana e Rifugio Onlus Lamporecchio  stanno preparando la denuncia. Vi invito a non generare odio o minacce perché si passa solo dalla parte del torto. So che è difficile, qui non sono mai accaduti fatti cosi terribili, questa situazione ha sconvolto tutti e tutti state giustamente prendendo le distanze da un gesto così crudele, ma vi chiedo di farlo nel giusto modo. Le leggi ci sono. Dobbiamo puntare a farle applicare. Basta leggi in applicate. Esigiamo la certezza della pena".

Intanto la petizione online è stata firmata da 25.670 sostenitori, una raccolta di firme online su Change.org perché il seviziatore venga condannato.