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Oreste Giurlani, dai domiciliari alle dimissioni

L'ormai ex primo cittadino di Pescia, arrestato per peculato e corruzione, ha lasciato la carica di sindaco e di vicepresidente dell'Anci Toscana

Oreste Giurlani

Agli arresti domiciliari in un agriturismo dal primo giugno scorso con le pesantissime accuse di peculato e corruzione, Oreste Giurlani ha rassegnato le dimissioni sia da primo cittadino di Pescia che da vicepresidente di Anci Toscana con delega alla montagna.

La scelta di Giurlani, esponente del Partito Democratico, sarebbe motivata da ragioni di opportunità politica. 

L'ormai ex sindaco è accusato dalla procura di Firenze di essersi appropriato di 578mila euro dell'Uncem, l'Unione dei Comuni montani toscani da lui guidata per dodici anni. Un altro filone d'inchiesta riguarda invece presunti episodi di corruzione e Giurlani non sarebbe l'unico indagato (vedi qui sotto gli articoli collegati).

A metà pomeriggio, con un comunicato di poche righe, l'Anci Toscana ha preso atto delle dimissioni. "Giurlani era uno dei cinque vicepresidenti di Anci Toscana - si legge nella nota - Il direttivo ribadisce la fiducia nelle indagini della magistratura, auspicando che la vicenda si possa chiarire al più presto".

Le dimissioni di Giurlani dalla carica di sindaco saranno invece formalizzate nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale, durante la quale verrà letta una sua comunicazione. Poi l'amministrazione sarà commissariata e si tornerà alle urne, forse in autunno oppure fra un anno.

Oreste Giurlani era stato eletto sindaco di Pescia il 26 maggio 2014 con il 62,6 per cento delle preferenze. Nei dieci anni precedenti era stato primo cittadino di Fabbriche di Vallico, in Garfagnana.