Attualità

Vescovo adotta il green pass in parrocchia

Il green pass è richiesto ai ministri ordinati, catechisti, animatori liturgici, membri del coro, operatori pastorali e operatori comunitari

Il vescovo della Diocesi di Pescia ha inviato un messaggio alla comunità per annunciare l'adozione del green pass per le attività che si svolgono nelle parrocchie.

A chi è richiesto il green pass? Ai ministri ordinati, catechisti, animatori liturgici, membri del coro, operatori pastorali e operatori comunitari e "Non alle persone che si recano in chiesa" ha evidenziato la Diocesi di Pescia.

"Ritengo sia necessaria una maggiore prudenza" ha spiegato monsignor Roberto Filippini  che ha aggiunto alle regole della Cei quella del "personale munito di green pass" ed ha aggiunto "Probabilmente ad alcuni questa linea di condotta potrà apparire eccessiva, ma dipende dal forte senso di responsabilità richiesto nell’attuale situazione sanitaria, ancora fortemente incerta, e dal giusto impegno di proteggere la salute di tutti".

Il messaggio del monsignore Roberto Filippini è stato trascritto sul profilo Facebook della Diocesi di Pescia "Vi scrivo in seguito alle numerose questioni che mi sono state poste circa la necessità del green pass e in genere dei vaccini per le persone che si impegnano in parrocchia nei diversi servizi, a contatto con chi frequenta gli ambienti comunitari".

Filippini ha confermato la linea adottata dalla presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in accordo con il Governo italiano il 6 Maggio 2020 ma per le attività parrocchiali come il catechismo, le riunioni comunitarie e ricreative, "Ritengo invece che sia necessaria una maggiore prudenza. Sono convinto che si debba offrire a tutti una ragionevole certezza che in parrocchia, si è protetti dai rischi del contagio da Covid 19, perché si osservano scrupolosamente tutte le cautele possibili che sono obbligatorie in attività pubbliche analoghe: distanziamento, igienizzazione, mascherina, aereazione (nei luoghi al chiuso) e personale munito di green pass (Ministri ordinati, catechisti, animatori liturgici, membri del coro, operatori pastorali e operatori comunitari). Probabilmente ad alcuni questa linea di condotta potrà apparire eccessiva, ma dipende dal forte senso di responsabilità richiesto nell’attuale situazione sanitaria, ancora fortemente incerta, e dal giusto impegno di proteggere la salute di tutti".

Filippini ha citato il cardinale Giuseppe Betori ”Ciò implica che oggi si assumano tutte quelle scelte che sono il presupposto della lotta alla diffusione della pandemia” oltre alle parole di Papa Francesco “Vaccinarsi è un atto di amore”.