D'Angelis è intervenuto in consiglio alla vigilia dell'anniversario dell'alluvione che nel 1966 devastò Firenze.
"Abbiamo trovato uno Stato assolutamente impreparato a gestire i rischi del maltempo - ha spiegato D'Angelis - Il piano nazionale anti-alluvioni sarà presentato a Roma ufficialmente l'11 novembre. E' un programma realistico di riduzione del rischio frane e alluvioni e, in contemporanea, di manutenzione ordinaria del territorio".
Ma soprattutto, ha sottolineato D'Angelis, si tratta di un piano finanziato.
"Abbiamo trovato due miliardi e 300 milioni di euro non spesi negli ultimi 15 anni - ha detto il capo missione - Adesso li stiamo spendendo sbloccando opere dal Seveso al Sarno, dall'Arno al Bisagno, Cose che non erano mai state fatte prima".
Per quanto riguarda l'Arno, D'Angelis ha confermato che il governo lo considera un'emergenza nazionale .
"E' partito il cantiere di un sistema di opere che grazie alle norme dello sblocca-Italia sono non-stop, nessun ricorso potrà fermarle. Fra quattro anni Firenze sarà più sicura di adesso".