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Viadotto E45, 300mila euro a imprese danneggiate

La legge viene fatta, a patto che le imprese si impegnino a non licenziare lavoratori. Lunedì invio al Consiglio regionale della Toscana

Una legge che stanzia 300mila euro a favore delle imprese che sono state danneggiate dalla chiusura della E45 - a patto che queste imprese si impegnino a non licenziare lavoratori - sarà inviata lunedì al Consiglio regionale. 

Ad annunciarlo in un'assemblea pubblica nel Comune di Pieve Santo Stefano (Ar) è stato il presidente della Toscana Enrico Rossi, tornato in Valtiberina a distanza di giorni per illustrare ai rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche e sociali i provvedimenti messi a punto dalla Regione a sostegno del territorio. Presente anche l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli.

In aggiunta alla legge è stato pensato un vero e proprio 'pacchetto di aiuti' che si compone di tre elementi principali e verrà presto approvato dalla Giunta:

Inoltre lunedì scorso sono stati stanziati 30.000 euro per la riasfaltatura della strada di Arsicci nel Comune di Badia Tedalda, gravata pesantemente dal traffico pesante.

"La Regione è presente", ha spiegato Rossi. "Sono venuto qua ad inizio febbraio per vedere la situazione ed ascoltare le richieste del territorio ed oggi sono tornato per presentarvi la nostra proposta, raccogliere opinioni e suggerimenti. La nostra priorità è stata tutelare le imprese danneggiate ed i loro dipendenti rifondendo alle aziende circa un mese di fatturato, tolti i costi variabili. Questo per evitare che la perdita di fatturato si trasformi in licenziamenti".

A seguito del dibattito avvenuto nel Comune di Pieve Santo Stefano, il presidente si è inoltre impegnato a conteggiare anche le perdite di fatturato per 16 aziende tuttora danneggiate dalla diminuzione del traffico veicolare, tra cui vari distributori di carburante. Inoltre Rossi - a chi chiedeva cosa aspettarsi dal Governo - ha aggiunto: "Il ministro Toninelli si è impegnato in prima persona, dunque se entro due mesi la strada sarà riaperta potremmo dirci soddisfatti, tamponare i danni subiti ed accogliere la riapertura della 3bis e la sua rinazionalizzazione. Se invece questo non avverrà o ci saranno pesanti ritardi, allora dovremmo tornare a farci sentire e magari davvero fare un monitoraggio anche di tutti i danni indiretti".

Riguardo a questo, il presidente ha ribadito che "la Regione è disponibile e pronta a fare il monitoraggio di eventuali danni indiretti e portare gli esiti a Roma, ma su questo aspetto la Toscana non è direttamente competente e non può assumersi oneri e responsabilità di altri enti. Ci impegniamo a tenere alta l'attenzione e sollecitare Anas".

Anche l'assessore Ceccarelli ha sottolineato l'impegno straordinario della Regione per salvaguardare il tessuto economico della Valtiberina. "La Toscana - ha detto l'assessore - sta prendendo impegni anche superiori a quelli che competono per dimostrare di essere sempre a fianco dei territori e delle comunità danneggiate. Auspico che il Governo e Anas, braccio operativo del Mit, facciano altrettanto rispetto alle loro responsabilità. Intanto sono contento perché per quanto riguarda la riapertura della 3bis le carte sono perfezionate e quindi Anas può organizzare l'intervento già dalle prossime settimane. Saremo vigili anche in relazione all'iter burocratico di ri-nazionalizzazione di questa strada da troppo tempo è stato abbandonato. Altro auspicio è che siano rispettati i tempi per la riapertura completa dell' E45".