Il quarto tavolo di crisi istituito presso la Provincia di Firenze sulla crisi delle Antiche Officine Pineider, che da 240 anni realizzano manufatti artigianali artistici nel settore della carta e cancelleria, ha avuto un esito luci e ombre.
Partiamo dalle luci. L'azienda ha presentato un piano per saldare, entro la fine del mese di novembre, i debiti accumulati in questi mesi con gli operai, ovvero tutti gli stipendi arretrati.
Non solo. Tramontata anche l'ipotesi della cassa integrazione a zero ore, con i vertici di Pineider che hanno deciso di far ruotare gli ammortizzatori sociali per tutte le lavoratrici e i lavoratori.
All'incontro, richiesto dalla Filcams, hanno partecipato il Sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, l’Assessore Federico Gianassi del Comune di Firenze , Maurizio Bastianoni della Provincia di Firenze, l’Amministratore Delegato dell’Azienda e Confindustria.
I lavoratori, che durante il tavolo di crisi hanno manifestato sotto i locali della Provincia, hanno anche chiesto all'azienda di presentare un piano industriale per il rilancio della Pineider, ma senza risultato. Una richiesta che è stata fatta propria anche dalle istituzioni, che nei prossimi giorni incontreranno nuovamente l'azienda per discutere delle prospettive future del marchio.