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"Per l'infermiera ora serve l'archiviazione"

La difesa di Fausta Bonino interviene dopo che il Tribunale del riesame ha reso note le motivazioni che hanno portato alla scarcerazione

"A questo punto mi parrebbe doverosa l'archiviazione della procedura a carico della mia assistita", spiega l'avvocato difensore di Fausta Bonino, Cesarina Barghini.

"Come ha ben chiarito il tribunale - continua l'avvocato - non si comprende perché sia stata scelta lei e non altri; potenzialmente, sulla base delle risultanze agli atti come elaborate dall'accusa, se killer vi fosse stato, chiunque allora avrebbe potuto esserlo". 

Duro il commento nei confronti della ricostruzione della procura di Livorno. "L'idea che esista un vero e proprio killer penso che stia tramontando un po' per tutti". Ora occorre arrivare a comprendere "cosa è accaduto realmente in quel reparto - conclude l'avvocato Barghini -: sarebbe molto importante" perchè "oltre a dare doverose risposte ai familiari dei defunti, contribuirebbe a scacciare definitivamente ogni dubbio, che il quivis de populo potrebbe, comunque, conservare su Fausta".

L'infermiera di Piombino è stata scarcerata il 20 aprile dopo 21 giorni trascorsi nel carcere don Bosco di Pisa, con l'accusa di aver ucciso in due anni 13 pazienti del reparto di rianimazione dove lavorava.