Cronaca

Morti sospette, l'infermiera resta sospesa

Fausta Bonino non tornerà a lavoro. Lo ha deciso l'Asl Nord ovest che sta anche valutando se fare causa all'infermiera indagata per 13 omicidi

Voleva tornare a lavoro, lo ha detto più volte, ma Fausta Bonino, l'infermiera accusata di aver ucciso 13 pazienti nel reparto di rianimazione dell'ospedale Villamarina, non potrà rientrare. 

La Bonino è sospesa e la decisione di non farla tornare a lavoro è dell'Asl Toscana nord ovest. Nel provvedimento del tribunale del riesame permane infatti nei confronti dell'infermiera "una gravissima ipotesi accusatoria e la necessità di completamento di accertamenti, che peraltro risultano essere già stati avviati dagli inquirenti".

Nella nota l'Asl ricorda che "la decisione di sospendere la dipendente era stata presa in virtù delle norme presenti nel contratto collettivo nazionale della sanità, nella parte in cui si regolano i rapporti tra procedimento penale e disciplinare". 

In base a questo, infatti, il dipendente che sia colpito da misura restrittiva della libertà personale è sospeso d'ufficio dal servizio con pronazione della retribuzione per la durata dello stato di detenzione o comunque dello stato restrittivo della libertà. 

L'infermiera di Piombino, nelle sue recenti dichiarazioni, ha detto che attorno a lei sia stato costruito un caso ad hoc, l'Asl si riserva la possibilità di eventuali iniziative di tutela rispetto alle dichiarazioni rilasciate.