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Rigassificatore, dubbi su ambiente e banchine

La Soprintendenza chiede ulteriori dettagli sul progetto presentato da Snam, in particolare sulle strutture ausiliarie e le interferenze ambientali

Le "diverse tipologie di strutture ausiliarie" che verrebbero installate lungo le banchine est e nord del porto e le eventuali interferenze ambientali con la riserva provinciale Padule di Orti Bottagone: sono i principali fronti su cui la Soprintendenza archeologica, delle belle arti e del paesaggio delle province di Pisa e Livorno chiede maggiori dettagli sul progetto presentato da Snam per l'installazione del rigassificatore nel porto di Piombino.

La richiesta è avanzata nell'ambito dei pareri e contributi che stanno arrivando all’attenzione del commissario straordinario per la messa in funzione del rigassificatore.

Da parte della Soprintendenza si chiede inoltre di poter acquisire il progetto esecutivo sui ripristini della vegetazione dopo gli interventi a terra di cui si chiedono informazioni più specifiche su tempistiche, modalità e aree, con un focus sull’area retrostante la spiaggia di Pontedoro.

Pubblicati nella sezione del sito della Regione Toscana dedicata al rigassificatore anche altri pareri. Per esempio in quello del Ministero della Transizione ecologica si spiega che la società proponente provvederà ad attivare autonomamente il procedimento per il rilascio dell'Aia. E ancora Tim chiede di approfondire i tratti dei tubi sotterranei per verificare che non interferiscano con i loro cavi esistenti già in opera.

Inoltre, nel documento presentato dalla direzione ambiente ed energia sezione tutela della natura e del mare della Regione Toscana si chiedono maggiori dettagli sugli effetti del processo di rigassificazione sul sito Natura 2000 sito di interesse Marino a tutela del tursiope. Snam nella documentazione presentata si limita a indicare le possibile incidenze su Oasi Orti Bottagone, Promontorio di Piombino e Monte Massoncello.