Attualità

Bonifiche e incentivi, così riparte Piombino

Il presidente Rossi ha illustrato le misure messe in campo per spingere le imprese a investire sul porto: dal 16 gennaio via al bando da 53 milioni

Per accedere ai contributi pubblici gli imprenditori interessati avranno un mese di tempo. Si tratta di fondi che diventeranno incentivi e agevolazioni per ampliare un'impresa o avviarne una nuova, per sostenere chi investe in innovazione e ricerca, per i giovani che decideranno di mettere su un'azienda o creare le infrastrutture a supporto, per sostenere l'accesso al credito o aiutare i lavoratori che devono ricollocarsi e riqualificarsi.

Di questo si è parlato nel pomeriggio all'hotel Phalesia, con Regione e Invitalia a spiegare ad aziende, associazioni di categoria e sindacati che affollavano l'auditorium tempi e modi in cui si concretizzerà il piano di riconversione e rilancio dell'area di crisi industriale, secondo l'accordo firmato lo scorso maggio.

"Il porto e l'escavo sono stati realizzati e, pur tra altri e bassi, penso che anche il progetto di Rebrab per far risorgere la ex Lucchini puntando, accanto alla siderurgia, anche su logistica e agroalimentare andrà alla fine a buon fine – ricorda il presidente della Toscana Enrico Rossi – oggi mettiamo in campo questo pacchetto di agevolazioni e incentivi. Sono tanti soldi, tra quelli che ci mette il Governo e quelli che aggiunge la Regione. E' un'occasione importante e invito pertanto le aziende a valutare bene le opportunità che si creeranno per aiutare, con progetti validi, il rilancio dell'area ".

I cinquantatré milioni di euro arriveranno con contributi a fondo perduto o con prestiti a tassi particolarmente agevolati: per piccole e medie imprese e società di capitali, per le aziende dell'industria e dell'artigianato oltre che del turismo e del commercio.