Attualità

Stadio Magona, orgoglio perduto

Su #tuttoPIOMBINO Gordiano Lupi riporta alla memoria la storia dello stadio di Piombino. In foto una cartolina storica dalla collezione Guerrieri

Stadio Magona eri il nostro orgoglio, la mia soddisfazione, quando qualcuno varcava le tue arcate da via Regina Margherita; mi dicevo che era proprio bello il nostro campo, era uno stadio vero. Spalti gremiti, gradinata e curva, a coprire una spazio immaginario che andava da via Salgari alla Tolla, poi si spingeva lato acciaierie a scoprire un parte d’altoforno, una tribuna verde, inossidabile, fatta di lamiera, a ridosso d’un palazzo stile liberty, dove trovavi sala scherma e spogliatoi. Stadio da cartolina, da spedire. Stadio perduto. Stadio immaginato. Stadio sognato nelle notti insonni. Casacche nerazzurre in mezzo al prato, che corrono al sole o sotto una tempesta, scenda in campo la Roma o il Montevarchi, il Cecina, persino il Rosignano, anche l’Audace di Portoferraio. Stadio Magona e i derby del passato, ingresso via Regina Margherita, fascino antico, austero, d’altri tempi, folla assiepata davanti ai botteghini, lo so per certo che non ritornerete. Resta un pallido ricordo, immagine sbiadita, ingresso da via Salgari, moderno, dove un tempo giocavo, un parcheggio dove c’era un campo che ha cresciuto tanti calciatori. E la tribuna non la troverai, ormai è sparita, resta un’impalcatura, deturpa i gradoni dove siedoancora, anche se fa freddo; preferisco i ricordi, che sarebbero in curva, ma pur restaurata, lei resta chiusa, vecchia signora dal trucco malandato, coltiva erbacce, ricorda il suo passato.