Si sarebbero impossessati di 2 terabyte di dati, dei quali 100 gigabyte sarebbero già stati diffusi in rete. Il furto è stato rivendicato dagli hacker Nova, che avrebbero messo nel mirino il Comune di Pisa.
A rivelarlo, oltre alle informazioni che erano già circolate tra blog e social nei giorni scorsi, è stato il gruppo di opposizione di Diritti in Comune, che ha depositato un'interpellanza in cui chiede conto di quanto accaduto al Consiglio comunale.
"Il gruppo cybercriminale Nova ha pubblicato sul proprio sito nel dark web la rivendicazione di un attacco informatico ai danni del Comune di Pisa - si legge nell'atto - chiedendo il pagamento di un riscatto entro 14 giorni dall'attacco. Il campione di dati già pubblicato online è pari a 1,6 gigabyte compressi e, secondo quanto dichiarato dai criminali, rappresenta solo una piccola parte di quanto sottratto dai server comunali".
Secondo quanto riportato da Diritti in Comune, l'analisi dei sample già pubblicati "dimostra l'effettiva presenza di documentazione relativa al personale dipendente, incluse valutazioni interne, giustificativi di assenza e turni ferie, oltre a esportazioni di conversazioni email interne all'ente generate tramite applicativo Zimbra, nonché fatture da e verso cooperative sociali convenzionate con il Comune".