Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha riportato l'ennesimo episodio di aggressione a un agente nel carcere "don Bosco" di Pisa, denunciando la mancanza di tutela nei confronti della Penitenziaria.
Secondo quanto riportato dal sindacato, la violenza è scattata nel reparto femminile, dove una detenuta, a distanza di soli 20 giorni da un altro episodio in cui era coinvolta, ha aggredito un'agente, che ha dovuto poi ricorrere alle cure ospedaliere.
"A lasciare il personale di Polizia Penitenziaria sconcertato - ha detto Francesco Oliviero, segretario toscano del Sappe - è ancora una volta è il ritardo di provvedimenti da parte dell'amministrazione penitenziaria. I detenuti che si rendono protagonisti di tali eventi, stante alle regole vigenti, dovrebbero essere trasferiti immediatamente. Il carcere pisano è privo di sistemi di automatizzazione, la struttura è fatiscente e ha bisogno di interventi importanti da avviare nel più breve tempo possibile".
"Si è consumato un gravissimo attacco allo Stato eù a chi lo rappresenta in carcere - ha aggiunto Donato Capece, segretario generale - ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali e del Paese. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle istituzioni".