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Gara Tpl, Mobit non si arrende

Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, il consorzio insiste: "Il regolamento UE non era applicabile, decide il Consiglio di Stato"

Poche ore dopo che la Corte di Giustizia europea ha decretato la regolarità a norma Ue dell'aggiudicazione ad Autolinee toscane della gara bandita dalla Regione per il gestore unico del Tpl, l'unico altro concorrente, il consorzio Mobit, chiede ancora di aspettare a concludere l'operazione.

"Con la sentenza pubblicata oggi la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le limitazioni alla partecipazione a gare per i soggetti affidatari di servizi in house, quale il Gruppo RATP al quale appartiene Autolinee Toscane, non si applicano per il periodo transitorio previsto dal Regolamento CE n. 1370/2007 e cioè fino al 3 dicembre 2019 - si legge nella nota di Mobit - La sentenza aggiunge però che quel principio non vale nel caso in cui le Autorità di uno Stato membro abbiano deciso di applicare anticipatamente le norme del Regolamento che dispongono quelle limitazioni".

"Ad avviso di Mobit, questo è precisamente il nostro caso - si legge ancora nella nota di Mobit - come risulta dalla documentazione di gara, e come sarà adeguatamente illustrato in Consiglio di Stato, davanti al quale la questione e l’intero ricorso torneranno nei prossimi mesi. Lungi dall’essere allo stato decisa per effetto della sentenza della Corte di Giustizia, la vicenda è tuttora pienamente controvertibile, il che impone di attendere il pronunciamento del Giudice amministrativo prima di procedere a qualunque considerazione definitiva, e prima soprattutto di adottare atti o provvedimenti che genererebbero soltanto ulteriori contenziosi, anche risarcitori" conclude la nota di Mobit.