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La Normale di Pisa chiede lo stop all'accordo con Israele

A Siena invece, per la fine del Ramadan, l'Università per stranieri ha deciso di sospendere l'attività didattica

La Normale di Pisa

Dopo l'Università di Torino, anche la Scuola Normale di Pisa ha chiesto formalmente al Ministero degli Esteri di rivalutare l'accordo sottoscritto dal governo italiano con Israele che dà attuazione all'intesa sulla cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra i due Paesi. L'obiettivo è assicurare alla comunità scientifica che "tutti i bandi e i progetti da essi promossi per favorire la cooperazione industriale, scientifica e tecnologica con altri Stati rispettino rigorosamente i principi costituzionali".

"La Scuola Normale Superiore rinnova con forza, anche alla luce della risoluzione Onu del 25 Marzo 2024, la richiesta di rilascio degli ostaggi e di un immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza - si legge anche nella nota del Senato Accademico - Questo al  fine di scongiurare l’ulteriore aggravarsi di una situazione umanitaria ormai disperata, che si configura ogni giorno di più come un’inaccettabile forma di punizione collettiva della popolazione palestinese".

A Siena invece l'Università per stranieri ha deciso di sospendere la didattica per il 10 Aprile, giornata di festa per la fine del Ramadan. Fra le motivazioni esposte dal rettore Tomaso Montanari c'è la volontà di dare "un visibile segno di solidarietà alla popolazione palestinese di Gaza, in grandissima parte musulmana e sottoposta a un incessante, inaudito massacro".

Montanari ha precisato che l'Università per stranieri di Siena sospenderà le lezioni anche il prossimo 11 Ottobre, Kippur, a un anno dalla strage degli israeliani del 7 Ottobre. "La nostra missione statutaria è costruire il multiculturalismo e contribuire alla pacifica convivenza fra i popoli" ha concluso il rettore.