Attualità

"No agli antiabortisti nei consultori"

E' la richiesta al presidente della Regione Enrico Rossi che arriva da decine di sigle legate al mondo femminista e alla tutela di gay e lesbiche

Una lettera al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per chiedere il ritiro dell'accordo che consente al Forum toscano della famiglia di entrare nei consultori toscani. A chiederlo associazioni legate al mondo femminista, Lgbt insieme a esponenti della sinistra toscana. Altra richiesta, scritta nella stessa lettera, è quella delle dimissioni dell'assessore alla salute Stefania Saccardi, che secondo le associazioni, sarebbe la "promotrice di quell'intesa".

"Il Forum toscano per i diritti della famiglia - si legge nel testo - è dichiaratamente antiabortista e nel suo sito web si leggono posizioni che contrastano nettamente con il principio di laicità della Stato e con il principio di autodeterminazione della donna".

Da qui la critica alla Regione Toscana che "ha deciso di stanziare fondi pubblici per costruire una collaborazione tra strutture pubbliche e
associazioni antiabortiste e contrarie ai diritti Lgbtqi+, mentre non ha destinato nessuna risorsa a sostegno della delibera della Giunta del 12 novembre a favore dell'educazione alla salute sessuale e riproduttiva e per l'accesso alla contraccezione gratuita".

L'accordo della Regione risale al febbraio scorso, ed è stato firmato dalle tre aziende sanitarie e dal Forum toscano delle associazioni per i diritti della famiglia. L'accordo, che avrà durata triennale e sarà finanziato dalla Regione con 65.000 euro per ciascuna annualità, prevede una collaborazione per la progettazione e la realizzazione di azioni e iniziative tra la rete consultoriale del servizio pubblico e la rete di servizio e sostegno multidisciplinare del Forum.