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Quegli tsunami generati dal vulcano di Stromboli

Una ricerca coordinata dall'università di Pisa svela i tre tsunami medievali che raggiunsero le coste della Campania. Può accadere di nuovo

Sono tre gli tsunami generati dal vulcano di Stromboli e che nel Medioevo raggiunsero le coste della Campania, non si può escludere che possa accadere di nuovo: lo ha scoperto la ricerca italiana pubblicata sulla rivista Scientific Reports e coordinata dall'Università di Pisa. Gli tsunami sono avvenuti fra il 1343 e il 1456, e hanno avuto anche un testimone d'eccezione nel poeta Francesco Petrarca, che in una lettera da Napoli parlò di aver assistito a "una strana tempesta".

Quest'ultimo allora si trovava a Napoli come ambasciatore di Papa Clemente VI e raccontava in una lettera di una misteriosa quanto violenta tempesta che il 25 novembre provocò moltissime vittime e l'affondamento di numerose navi. Identificare di Stromboli come la sorgente di questi tsunami è stato possibile grazie alla collaborazione interdisciplinare fra vulcanologi e archeologi e portato avanti dai ricercator Mauro Rosi e Marco Pistolesi, entrambi dell'Università di Pisa.

Per la vulcanologa Antonella Bertagnini, dell'Ingv di Pisa, la ricerca porta "alla luce, per la prima volta, la capacità del vulcano di produrre, anche in tempi relativamente recenti, tsunami di scala nettamente superiore e potenzialmente in grado di raggiungere aree costiere anche molto distanti".

La ricerca è stata condottain collaborazione con Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Università di Modena-Reggio Emilia eUrbino, Istituto di studi del Mediterraneo antico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), City University of New York, American Numismatic Society, Associazione Preistoria Attuale.