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Una biostampante contro le malattie del colon-retto

Ricreare la mucosa e la sottomucosa intestinale per arginare gli interventi chirurgici invasivi: ecco il progetto europeo dell'Università di Pisa

Il team dell'Università di Pisa

Una rivoluzione tecnologica contro le malattie del colon-retto, come la colite ulcerosa e la poliposi adenomatosa familiare. Un balzo innovativo fatto dal progetto europeo Tentacle, avviato a Gennaio e che vede tra i protagonisti i ricercatori dell'Università di Pisa, che hanno dato vita a un dispositivo inedito: una biostampante colonscopica.

Quest'ultima, la prima mai realizzata, potrebbe appunto rivoluzionare il trattamento di queste malattie, essendo in grado di ricreare la mucosa e la sottomucosa intestinale, eliminando la necessità di ricorrere alla proctocolectomia, intervento invasivo che comporta la rimozione del colon e del retto. Soltanto in Europa, circa 2,2 milioni di persone soffrono di patologie del colon-retto, spesso con pesanti ripercussioni sulla qualità della vita.

"La biostampante colonoscopica che vogliamo progettare opererà direttamente nell’intestino attraverso una procedura minimamente invasiva - ha spiegato Giovanni Vozzi, docente dell’Ateneo pisano -  il dispositivo sarà potenziato da un sistema di Intelligenza artificiale per monitorare la qualità della stampa e adattare l’intervento alle esigenze del paziente. Inoltre, utilizzeremo biomateriali avanzati, in grado di mimare la morfologia intestinale e rilasciare agenti antibiotici in modo controllato".

Tentacle è un progetto finanziato dall’Unione europea attraverso il programma Horizon Health 2024, con un budget complessivo di quasi 8 milioni di euro, di cui circa un milione destinati appunto al Centro di ricerca "Enrico Piaggio" dell’Università di Pisa.