Politica

Invoca le armi e Il Pd ne chiede le dimissioni

Il motivo un post su facebook di Lorenzo Gasperini, consigliere comunale leghista a Cecina e capo di gabinetto della sindaca Ceccardi

"Il capo di gabinetto della sindaca di Cascina intende scegliere la lotta armata contro uno “Stato ingiusto” e invoca l'illegalità. Riteniamo che se quella è la strada che intende percorrere, debba abbandonare l'incarico assunto nei mesi scorsi o che, in alternativa, sia la sindaca stessa a ritirare il mandato fiduciario accordatogli", scrive il Pd di Cascina.

"Leggendo quel che Gasperini scrive il primo ottobre sulla pagina del proprio profilo Facebook nascono domande che indicano una risposta chiara ed evidente. Si può avere un incarico nelle istituzioni e invocare la “vendetta”? Si può rappresentare un ente locale e auspicare l'arrivo del “momento delle armi”? Si può essere la voce di un sindaco e definire l'Italia come uno “Stato ingiusto” in cui si deve stare nell'illegalità per stare nel giusto? Non ci sono altre letture possibili: con le proprie affermazioni Lorenzo Gasperini, capo di gabinetto di Susanna Ceccardi, delegittima il suo ruolo e, se vuole essere conseguente a quel che scrive, non può far altro che dimettersi.

Come Partito Democratico avanziamo una richiesta pubblica di risoluzione del contratto che lega Gasperini al Comune di Cascina. L'assoluta inopportunità delle sue affermazioni rendono Gasperini del tutto inadatto all'incarico assunto.

Se scritte in piena coscienza, le frasi di Gasperini dimostrano che sue idee sono incompatibili con l'incarico assunto, basato sul giuramento sulla Costituzione dello Stato Italiano pronunciato dalla sindaca Ceccardi all'atto dell'insediamento. Se fossero frutto di una leggerezza, denuncerebbero che è inadeguato a ricoprire un ruolo di responsabilità. In ogni caso, Gasperini non è più credibile come uomo delle istituzioni, e deve fare un passo indietro".

Questo è il post di Gasperini ripreso dalla segreteria comunale del Pd di Cascina Cristina Conti