Cronaca

La tragedia della solitudine

Accanto alla panchina del parco dove il clochard, poi deceduto, ha accusato il malore fatale, ci sono ancora tutte le sue cose

Un passeggino che usava per trasportare la sua roba, una scarpa a terra, cartoni, buste, pezzi di cibo, soprattutto vestiti.

Lo scenario della tragedia di via Due Giugno a Casciavola, frazione di Cascina, è ancora cristallizzato a distanza di ore.

La morte dell'uomo, un senza tetto privo di documenti, che ha avuto un malore, è stato soccorso, ma è deceduto all'arrivo in ospedale, è di due giorni fa, ma ancora sulla via principale del paese, in quei giardinetti riparati ma non distanti dalle abitazioni e dal transito delle persone, ci sono tutte le cose che accompagnavano la vita di una persona sostanzialmente sola.

L'ipotesi più probabile è che il clochard abbia passato la notte sulla panchina, con un freddo intenso e, al mattino, abbia avuto un malore fatale. L'uomo non era stato segnalato ai servizi sociali e pare che non fosse mai stato visto in zona.

Sul corpo sarà eseguita l'autopsia per chiarire le cause del decesso.