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Lorenzo Bani presidente regionale UISP

Dibattito lungo e partecipato tra i 111 delegati, due candidature e un documento condiviso. Bani, pisano, succede dopo 4 anni a Franconi di Pontedera

Lorenzo Bani

Un congresso intenso e partecipato quello che ha portato all’elezione del nuovo presidente del Comitato regionale Uisp Toscana. A prevalere Lorenzo Bani che ha raccolto la maggioranza dei voti dei 111 delegati rispetto a Mauro Dugheri, ex presidente dell’Uisp Firenze. Due candidature autorevoli e un documento unitario che delinea le linee guida condivise per la guida futura del Comitato, arricchito da due ulteriori documenti personali.

Lorenzo Bani torna a ricoprire la carica più alta a livello regionale dopo un percorso lungo e vario all’interno dell’associazione che lo ha visto ricoprire ruoli dirigenziali sia a livello nazionale (è stato vicepresidente) che territoriale, quello di presidente del Comitato Uisp di Pisa, in carica negli ultimi otto anni. Lorenzo Bani succede dopo 4 anni a Matteo Franconi attualmente assessore allo sport al comune di Pontedera.

Una persona che proprio per questa lunga appartenenza conosce la Uisp in ogni suo aspetto, dalla quale si aspettano esperienza e conoscenza tali da guidare al meglio l’associazione in una fase di grande cambiamento. Queste le sue parole con le quali ha motivato la propria candidatura il giorno del Congresso:

Siamo in una fase delicata della società. Le nostre azioni e le nostre campagne per i diritti, ambiente e solidarietà rischiano di infrangersi contro una barriera populista che esprime intolleranza, razzismo, egoismi individuali e nello stesso tempo assistiamo al palesarsi di un crescente divario sociale.

La nostra associazione è chiamata a mettere in campo tutte le forze possibili per contrastare tale fenomeno, specialmente oggi dove aree politiche che condividono i nostri stessi valori rischiano di scomporsi e indebolirsi.

I comitati territoriali devono essere supportati in maniera forte, con un sistema di strette relazioni con le istituzioni regionali che permetta opportune ricadute sul territorio. Il passaggio da leghe a strutture di attività è stato troppo brusco, non è stato condiviso pienamente, ne approfondito. Ma oggi non possiamo tornare indietro per cui, occorre impegno per accompagnare il passaggio e per coordinare le SdA. Questo processo di riforma va governato, per non esporci al rischio di perdere competenze e dirigenti. La UISP sono le attività. Le attività sono la UISP. Non scordiamocelo”.