L'emporio della Caritas diocesana ha sede nel quartiere del Cep a Pisa e, attraverso una tessera, mette a disposizione cibo e generi di prima necessità per le famiglie povere.
Nel mirino dei manifestanti, che hanno occupato la struttura, esponendo striscioni e scandendo slogan, c'è la mancanza del "Contributo pubblico di cento euro in buoni spesa che il Comune di Pisa non eroga più, sostituendolo con l'invio delle famiglie alla Caritas che, a sua volta, riconosce una tessera a punti per acquistare il cibo all'emporio".
"Si tratta di prodotti di scarsa qualità e spesso vicino alla scadenza oppure già scaduti", hanno detto gli antagonisti, fotografando e pubblicando su facebook gli scaffali dei magazzini.
"All'emporio ci sono invece scaffali vuoti, materiale igienico aperto, flaconi di sapone ammezzati, cibo scaduto e il magazzino è pieno", è stato detto dai manifestanti.
Gli antagonisti chiedono al Comune il ripristino "Dei buoni spesa per poter soddisfare i bisogni alimentari" e, ai supermercati, di donare il cibo che viene sprecato o gettato.