Politica

Effetto Lega, tolto lo striscione per Regeni

Era appeso al terrazzo del Comune che si affaccia su ponte di Mezzo. La rimozione è stata uno dei primissimi provvedimenti del sindaco Conti

Tra i primi segni tangibili della nuova amministrazione comunale targata Lega c'è la scomparsa dal terrazzo di palazzo Lanfranchi dello striscione con la scritta "Verità per Giulio Regeni". Si tratta di un provvedimento da poco, di quelli per i quali non servono firme, ma denso di significati, che fa capire subito ai numerosi passanti che "l'aria è cambiata".

Del resto Salvini, da poco insediato al Viminale, non aveva tardato a commentare al Corriere di comprendere bene la richiesta di giustizia della famiglia di Giulio Regeni, "ma per noi, l’Italia - queste le parole del leader della Lega e ministro all'Interno -, è fondamentale avere buone relazioni con un Paese importante come l’Egitto”.

Parole che furono duramente criticate dagli attivisti di Amnesty International: “Da una parte Salvini ritiene che la richiesta di giustizia sia un’esclusiva della famiglia di Giulio e non invece di tutta l’Italia, essendo in gioco la democrazia del nostro paese. E dall’altra passa su un Regime dove ogni giorno spariscono due persone, proprio com’è accaduto a Giulio, e dove tengono in carcere persone come Amal Fathy, moglie del consulente legale della famiglia Regeni al Cairo, Mohammed Lotfy, in carcere da settimane con accuse gravissime e assolutamente non provate”.

I pisani che ritengono la questione Regeni non un fatto privato ma nazionale e di democrazia, insomma, non facciano più affidamento sul Comune. In città, ad ogni modo, striscioni che chiedono "Verità e giustizia per Giulio Regeni" resistono, ad esempio al Teatro Verdi e alla Scuola Sant'Anna. Segno che l'aria in città non è cambiata del tutto, almeno per il momento.

AGGIORNAMENTO - Il sindaco: "Lo striscione per Regeni tornerà al suo posto"