Una serata di musica e divertimento si è trasformata in paura per Filippo Macchi, argento olimpico nel Fioretto, che ha raccontato di essere stato vittima di un furto in pieno centro a Milano, dopo il concerto di Sfera Ebbasta e Shiva.
"Ieri sera dopo essere stato al concerto di Sfera Ebbasta e Shiva (per altro fighissimo) abbiamo finito la serata a Milano in una terrazza in piazza Duomo. Finita la serata io, un mio amico e una mia amica tornavamo verso casa (letteralmente distante 4 minuti a piedi)", ha riferito l’atleta.
Macchi ha spiegato come il gruppo sia stato avvicinato da un ragazzo che gli ha chiesto una sigaretta. "Ad un certo punto un ragazzo molto giovane, di origini nordafricane, avrà avuto tra i 18 e i 20 anni massimo, mi ha chiesto una sigaretta. Io non fumando, gli ho detto di no". Poco dopo, secondo il suo racconto, altri cinque o sei giovani hanno iniziato a seguirli, "Quando mi ha riavvicinato mi ha preso il braccio e in un nanosecondo mi ha strappato la collanina (in foto) dal collo. Al che io ho iniziato a correre dietro di loro ma essendo troppi alcuni sono riusciti a fuggire mentre altri sono riuscito a bloccarli (senza ritrovare la collana)".
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Per Macchi non si è trattato solo di un furto materiale, "Ho voluto condividere questa storia poiché quello che è successo ieri mi ha fatto molto riflettere. Non si tratta solo del valore economico della collanina ma soprattutto del valore affettivo, quella collana mi è stata regalata dalla mia fidanzata l’anno scorso e dalla prima volta in cui l’ho messa non l’ho più tolta. Non sono una persona scaramantica ma diciamo che quella collana era un po’ il mio porta fortuna".
Il campione ha sottolineato la sua preoccupazione per la sicurezza, "La domanda è come è possibile che nel 2025 io non possa sentirmi tranquillo a casa mia, poiché ci sono individui di questo genere che minacciano la tua sicurezza? Sono stato al concerto a Rho e non mi sono mai sentito minimamente un attimo in pericolo, onestamente pensavo fosse difficile che mi derubassero in pieno centro per un tratto di strada lungo 700 m".
Infine, un pensiero alla compagna, "Cosa sarebbe successo se fossi stato da solo con la mia fidanzata? Come avrei potuto rincorrerli e lasciare la mia fidanzata indietro?".
Macchi ha voluto ringraziare le forze dell’ordine per il pronto intervento, "Un ringraziamento speciale ai colleghi della questura di Milano che sono intervenuti tempestivamente in mio supporto"