Cronaca

Caso Ragusa, Logli ricorre alla Corte Europea

Caso Ragusa, Antonio Logli ricorrerà in Europa contro la sentenza di condanna. Nominata anche la criminologa Anna Vagli nel suo pool difensivo

Antonio Logli e Roberta Ragusa

Dal carcere di Massa, dove è detenuto dopo la condanna definitiva per l'omicidio della moglie Roberta Ragusa, Antonio Logli proclama di nuovo la sua innocenza. 

Lo ha fatto con una lettera scritta di suo pugno nella quale dice testualmente:“Sono innocente. Sono completamente estraneo alla sparizione di Roberta che manca ogni giorno sia a me che ai miei figli".

Poi l'annuncio:"Ho deciso di rivolgermi anche alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo”. 

Poi l'altra notizia, quella dell'allargamento del suo pool difensivo, in accordo con il legale Enrico Di Martino,  alla criminologa Anna Vagli: “Con l’avvocato Di Martino – che ringrazio per la fiducia accordatami – stiamo lavorando a nuovi spunti investigativi. La Corte Europea non è l’unica strada che stiamo valutando", ha spiegato la dottoressa Vagli.

L'altra opzione potrebbe essere infatti la richiesta di revisione del processo.

"Quanto al mio incarico - ha aggiunto Vagli - per il momento posso soltanto dire che lo svolgerò con la professionalità e la determinazione che mi contraddistingue”. L'avvocato Di Martino, intanto, ha ribadito come nella storia processuale del suo assistito vi sia stata una “discrasia e una differenza fra il peso che è stato dato alle testimonianze a sfavore di Logli e quello invece dato alle testimonianze a suo favore”, mentre, nella lettera dal carcere, Logli ha aggiunto di volere "Smentire categoricamente il fatto che mi viene imputato sui miei figli e cioè di averli plagiati con i miei discorsi e comportamenti”.