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Petroni: "Ecco perché non ho venduto a Dana"

La proprietà dell Ac Pisa chiarisce i motivi che hanno portato a rifiutare l'offerta del fondo Equitativa per l'acquisizione del club

In un comunicato a firma di Lorenzo Giorgio Petroni, figlio di Fabio Petroni si legge che la trattativa non sarebbe andata in porto perché nell'offerta "Non è stato detto quando sarebbe stato pagato il prezzo di 6,2 milioni".

"In pratica -prosegue la nota- Dana vuole prendersi l'azienda e non dice quando pagherà. Chi lo farebbe? E' serio? Io ho sottoscritto  e inviato a Dana, Abodi e Filippeschi un normale preliminare di cessione allo stesso prezzo offerto da Dana chiedendo che venisse accettato ieri e che Dana versasse una caparra di 1,45 milioni, che avrebbe potuto tranquillamente versare nei prossimi giorni. Non mi sembra di aver chiesto la luna, è tutto documentato. Se Dana vuole realmente comprare e non prendere senza pagare facendo leva sui tifosi con effetti negativi su alcuni servizi essenziali non deve fare altro che sottoscrivere il preliminare e dichiarare che farà un bonifico bancario di 1,45 milioni. Chiunque vende un bene chiede una caparra".