Tre immobili, conti correnti, l'auto e i fondi di investimento, sequestrati dalla Procura di Pisa a titolo preventivo. Secondo l'ipotesi di accusa l'uomo avrebbe gonfiato gli importi della disoccupazione mensile erogata dall'Inps ai lavoratori delle aziende in crisi. La parte in più sarebbe finita nelle tasche dei lavoratori compiacenti ( trenta sono le persone denunciate e che sarebbero coinvolte nella truffa ) che poi avrebbero restituito al funzionario una buona quota dell'eccedenza.
Un giochetto che sarebbe andato avanti a lungo e che avrebbe fruttato al funzionario circa un milione di euro. A denunciare il fatto e far partire l'indagine sarebbe stata proprio l'Inps di Pisa accortasi dell'emorragia di denaro.