Armati di bombolette e maschere, alcuni anonimi studenti passano la notte a coprire le scritte di stampo fascista che di tanto in tanto, ma con sempre più frequenza, compaiono in città. Una guerra fra imbrattatori, o presunti artisti writer, combattuta sui muri della Pisa universitaria, non nuova a fenomeni del genere.
Dal '68 in poi, si può dire, è il prezzo che il centro storico deve pagare ospitando un gran numero di studenti universitari. La novità di oggi è che la guerra si traferisce dai muri alla rete, a suon di clic e condivisioni, e su Internet in questo caso non c'è dubbio che vincano gli antifascisti.
Il video postato il 1 Novembre su Facebook dal Collettivo autonomo degli studenti pisani ha già superato le 13mila visaulizzazioni ed è stato condiviso dalle reti antifasciste di mezzo mondo. Si riferisce a una scritta che ora fa bella mostra di sé sulla facciata delle ex convento delle Benedettini, in lungarno Sonnino, un edificio tutelato dai Beni Culturali.
L'auspicio è che, visti i successi che si possono ottenere in rete, ogni tanto i writer lascino in pace i poveri muri pisani.