Il pisano Francesco Volterrani morì nel 2003 per un tumore ai polmoni. Soltanto oggi, dopo una battaglia legale portata avanti dall'avvocato Ezio Bonanni - presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) -, il Tribunale di Roma ha disposto il riconoscimento del danno subito dai familiari della vittima: è stato accertato che Volterrani fu esposto a polveri di amianto, senza informazioni e senza protezioni, durante il suo lavoro per la Marina Militare.
Volterrani entrò in Marina nel 1965 e prestò servizio fino al 1997, prima sulle unità navali e poi a terra a La Maddelena, Roma, all'Arsenale di Taranto e al Cresam, poi Cisam, di San Piero a Grado, fino al 1997. In favore della vedova e della figlia, che rimase orfana quando ancora era minorenne, il Tribunale di Roma ha disposto un risarcimento di circa mezzo milione di euro, a carico del Ministero della Difesa.
Ma la battaglia legale condotta dall'Osservatorio Nazionale Amianto, che segue decine di casi simili, non finisce qui: Bonanni ha annunciato nuove iniziative al Tribunale di Pisa e al Tar, in particolare per il riconoscimento del danno anche per il primo figlio di Volterrani, che nel 2003 era maggiorenne.