Il nuovo fascicolo è stato aperto dal procuratore capo Paolo Canessa e dal sostituto procuratore Linda Gambassi e prende in esame un periodo di tempo che va da luglio 2015 alla metà d'agosto.
Nel caso venisse accertato che c'è stato inquinamento, la procura valuterà se ci siano responsabilità da parte degli organi competenti, Asl, Arpat e Comuni, che avrebbero potuto impedire l'inquinamento dell'aria.
L'indagine che riguarda le emissioni di diossina dell'inceneritore di Montale è scaturita da alcuni esposti presentati dai comitati e da una notizia di reato della polizia giudiziaria.