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La carica dei big per il sì al referendum

Anche Maria Elena Boschi tra i ministri che hanno confermato la presenza alla Festa regionale dell'Unità a Pistoia. Appello contro le divisioni

Il Pd toscano punta tutto sul referendum costituzionale d'autunno e ora richiama all'unità dopo la batosta dei ballottaggi di giugno. Un capitolo che non si cancella ma comunque da archiviare per ritrovare l'unità che serve al partito in vista dell'appuntamento nazionale di autunno, cioè quello con il referendum costituzionale che si terrà quasi certamente a ottobre.

A fare appello contro le divisioni interne è il segretario regionale del Pd Dario Parrini e l'occasione è la festa dell'unità che quest'anno si svolgerà a Santomato, frazione di Pistoia, dal 15 luglio al 7 agosto. Una festa "di periferia", la definiscono gli esponenti dem, che nelle intenzioni del partito dovrà essere la fucina capace di creare consenso verso il sì alla riforma del Senato su cui si andrà a votare. 

Il compito spetterà ai big del Pd che sfileranno sul palco della festa e che sarà chiusa, non a caso, dal ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, ospite il 7 agosto. Prima di lei, arriveranno i ministri dell'istruzione Stefania Giannini, il 30 luglio e dei Beni culturali Dario Franceschini il 4 agosto. Ancora non confermati gli appuntamenti con i ministri delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, della Giustizia, Andrea Orlando e del Lavoro, Giuliano Poletti. Tra gli ospiti, oltre ai dirigenti nazionali e regionali del partito, anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, ospite il 2 agosto.

Il segretario regionale del Pd Dario Parrini, intanto, si dice fiducioso in base alle firme a sostegno del referendum raccolte in Toscana. "La raccolta è andata bene - ha detto Parrini - credo che supereremo largamente le 40mila firme, e saremo vicini alle 50mila". Il tutto, ci tiene a precisare Parrini, a fronte di un obiettivo prefissato di 35mila. 

Resta lo spettro delle divisioni interne al Pd e che si presenta come una spada di Damocle anche in vista della scelta dei candidati sindaci per le amministrative del 2017 e 2018 che rinnoveranno i vertici di Comuni come Carrara, Pistoia, Lucca e Siena. ""Abbiamo un problema di divisioni nel partito che io stesso ho denunciato in maniera forte - ha spiegato Parrini - sia fra il primo e il secondo turno  all'indomani dei ballottaggi, generalmente andati male in Toscana". Ora, comunque, il primo passo "è il referendum - ha aggiunto il segretario - un minuto dopo dovremmo iniziare a dedicarci a preparare bene le amministrative, cercando di creare nel partito il livello massimo di compattezza".