C'erano anche alcuni neonati in quei video dell'orrore dove i bambini venivano abusati sessualmente o erano vittime di violenza, poi quei file venivano scambiati sui social. In manette è finita anche una persona che vive in provincia di Pistoia, tra le tre arrestate nell'indagine portata avanti dalla Polizia Postale e coordinata dalla Procura di Catanzaro. Nel registro degli indagati sono invece state iscritte 119 persone, di queste 100 vivono in Italia ed hanno un'età compresa tra i 18 e i 72 anni.
Gli indagati si scambiavano i video e le immagini attraverso falsi username, gli accertamenti portati avanti dagli agenti hanno portato così alle perquisizioni che hanno interessato 16 regioni e 60 province, in particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto. I tre arrestati sono invece residenti nelle province di Imperia, Pistoia e Reggio Calabria.
Gli investigatori hanno individuato oltre 28mila immagini e 8mila video a carattere pedopornografico e sequestrato 230 dispositivi informatici. L'indagine è partita un anno fa grazie ad alcune segnalazioni arrivate agli agenti delle Polizia postale da un circuito internazionale di cooperazione nel contrasto dello sfruttamento minorile online e della pedopornografia.