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Il caso amianto all’Ansaldo-Breda arriva in Senato

La senatrice Sara Paglini del M5S ha depositato un'interrogazione ai ministri Giuliano Poletti e Federica Guidi sul caso degli stabilimenti pistoiesi.

Foto d'archivio

"Ho depositato un’interrogazione ai ministri Giuliano Poletti e Federica Guidi (n. 4-04352 del 23 luglio 2015) per avere risposte riguardo il caso amianto all’interno degli stabilimenti della città di Pistoia", dichiara la senatrice Sara Paglini del Movimento 5 Stelle.

Nel febbraio 2015 l’azienda, simbolo dell’eccellenza italiana nel settore ferroviario, "è diventata una semplice succursale europea della società giapponese Hitachi, ceduta per 36 milioni di euro alla potenza nipponica, prezzo pari a quello di 2 buoni giocatori di calcio di serie A".

L’amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti si è occupato di attuare la cessione, e "per questa operazione ha percepito un bonus di 797mila euro, che si aggiungono alla sua retribuzione annuale che ammonta a circa un milione e 300mila euro".

"All’interno dei capannoni - continua la senatrice pentastellata - nei passati anni furono rimossi migliaia di metri quadri di coperture in amianto, senza l’interruzione del normale ciclo produttivo e senza che i lavoratori venissero muniti dell’equipaggiamento minimo di protezione utile ad evitare danni alla salute e soprattutto senza che fossero informati del reale pericolo costituito dall’esposizione alle polveri d’amianto".

Recentemente sono venuti alla luce nel sottosuolo interramenti della fibra killer, e "nel luglio 2014 le analisi rilevarono l’esistenza di quantità di amosite oltre i limiti consentiti".

"Non essendo stata mai eseguita nessuna operazione di bonifica integrale - prosegue la senatrice Paglini - l’inquinamento ambientale non può considerarsi cessato, quindi i lavoratori che hanno continuato ad operare in tale ambiente vanno considerati ancora potenzialmente esposti. La salute - afferma - deve venire prima del profitto, pertanto chiediamo ai ministeri di competenza di prendersi carico di questa anomalia tutta italiana e di porre rimedio. I lavoratori vivono in costante apprensione, ogni sintomo di carenza di salute si trasforma in terrore".

"Pistoia - conclude la senatrice Sara Paglini - è da sempre un feudo PD, fuori dalla fabbrica e dentro la fabbrica, possibile che nessuno dal Governo voglia definitivamente far luce sulla vicenda? Sembra di vedere le tre scimmiette non vedo, non sento e non parlo. Nel 2015 non possiamo vivere sotto il ricatto O lavori e ti ammali... o non lavori e muori di fame!".