Le auto, tutte di grossa cilindrata, che finivano sotto i ferri del meccanico colto sul fatto dai finanzieri, erano sottoposte a una 'cura' che le faceva in apparenza tornare quasi nuove. In realtà il trucco consisteva semplicemente nello scalare i chilometri dal tachimetro per far apparire il motore poco usato.
Le macchine ringiovanite finivano poi in due concessionarie gestite da cittadini albanesi, una a Pistoia e l'altra a Agliana che le rivendevano a prezzi concorrenziali su siti internet specializzati.
Il giro d'affari è emerso solo quando l'acquirente di una delle auto in questione si è accorto che il guasto riportato dalla macchina dipendeva dall'eccessiva usura del motore. A quel punto è scattata l'indagine coordinata dal Procuratore di Pistoia Paolo Canessa.
In breve tempo i finanzieri sono risaliti al meccanico sorprendendolo proprio mentre era intento a una delle sue manomissioni.
Risultato, sono state sequestrate 50 auto di grossa cilindrata per un valore di un milione di euro. I due concessionari e il meccanico sono ora indagati per frode in commercio e truffa.
Ora le indagini vanno avanti per individuare gli altri acquirenti già truffati dal terzetto.